Mattinata

E’ possibile immaginare il paese di Mattinata come adagiato su due colline:


"Castelluccio" e "Coppa della Madonna", cinto dal Monte Saraceno a sud, dal Monte Sacro a nord, dalla pianura degli uliveti ad est e dal mare e dal Monte Sant’ angelo ad ovest.

Sulla costa nord, formata da alte pareti bianche, scavate da grotte di varie dimensioni, che va da Mattinata a Vieste (forse la più bella del Gargano) si susseguono varie baie: la Baia degli Ulivi, la Baia degli Aranci, la Baia di Mattinatella, la Baia delle Zagare e quella di Vignanotica.

Il centro urbano è caratterizzato da piccole case in pietra che hanno mantenuto quasi intatte le caratteristiche strutturali di un tempo, dagli archi delle porte sino ai comignoli. Piccole stradine si districano tra piccoli palazzotti.

Il clima di Mattinata, tipico delle regioni mediterranee, permette a capperi, asparagi, origano e funghi di crescere spontaneamente, affiancandosi alle distese fertili di uliveti, mandorli, albicocchi, prugne, mele “cotogne”, melograni, cachi e agrumi che caratterizzano la produzione agricola del paese.

Cenni storici


I primi abitanti di Mattinata furono i Matini, appartenenti ad una tribù eurasiatica della civiltà dei Dauni, sbarcati dall’Illiria tra l’V e il VI secolo a.C.

Dopo l'epoca dell' Impero Romano, Mattinata fu conquistata in successione dai Bizantini, dai Longobardi, dai Saraceni e dai Normanni.

Durante l' Ottocento la cittadina partecipò ai Moti Carbonari.

Negli anni 1860-63 Mattinata fu invasa dal brigantaggio, fenomeno che trovò terreno adatto per svilupparsi grazie al clima di confusione, provocato dai disertori sbandati e dai turbolenti, sussidiati dai borbonici al fine di dar vita ad una guerra civile.

Dal 1780 si avviò la costruzione di alcune abitazioni sul colle detto "Castelluccio".

Il 4 agosto 1955 la città ottenne l 'indipendenza da Monte Sant' Angelo e fu finalmente costituito il Comune di Mattinata.